Chi è Ambrose Bierce?

Ambrose Bierce, scrittore e giornalista, è una figura geniale e controversa della letteratura statunitense di fine Ottocento. Grande maestro della narrativa breve, nei suoi racconti ha sempre descritto gli aspetti reali di un dramma vissuto in prima persona, la guerra. Quella guerra civile che è un tratto tipico, inestricabile della storia Americana, simbolo della condizione umana di quei tempi, che colpì profondamente l’autore tanto da influenzarne gli scritti.

Ambrose Bierce è stato, dai suoi contemporanei, definito Bitter Bierce (l’amaro Bierce), data la sua amarezza, i toni crudi, cinici e talvolta ironici con cui utilizzava la sua arma più temuta, ovvero la penna al fine di rappresentare il vero.

Sebbene Ambrose Bierce avesse più volte inserito nei suoi racconti elementi soprannaturali e fantastici sulla scia di un altro noto autore statunitense, Edgar Allan Poe, erano visibili le differenze tra questi. Bierce non scrive storie eccezionali in cui ad emergere è solo l’elemento fantastico, i suoi sono racconti semplici che mettono in scena esperienze comuni, di vita reale, accompagnate da un senso di soprannaturale e di morte. Inoltre, colloca gli orrori a cui l’essere umano è sottoposto e la morte nel contesto storico della guerra civile americana. Nel 1861, all’età di 18 anni prende parte alla suddetta guerra che durerà sino al 1865: macabra esperienza in cui Bierce è coinvolto e a cui vuole dare voce mettendola su carta, così da sfruttare la sua indole di giornalista. Pertanto nasce nel 1891 Tales of soldiers and civilians (poi ripubblicata nel 1899 con il titolo di In the Midst of life), in cui descrive le vicissitudini di guerra che tanto lo avevano colpito e, soprattutto, influenzato.

I soldati vengono ritratti nel momento in cui stanno per sparare ad un altro essere umano, o nel momento della loro morte, i civili invece, vengono ritratti in una serie di fraintendimenti senza avere piena coscienza della realtà o degli eventi che hanno luogo in quel dato momento.

Un esempio di ciò è dato dai racconti più noti quali Chikamauga, An occurrence at Owl Creek Bridge. Queste storie, così come tante altre contenute in In the Midst of life, sono raccontate in maniera dettagliata, intensa e oggettiva. I protagonisti sono coinvolti in scenari complessi in cui devono anche affrontare sfide psicologiche. Bierce penetra nei meandri della loro mente, li colloca in un mondo reale facendoli però ritrovare in situazioni che rimandano alla corruzione, al soprannaturale, alla morte e che s’intrecciano con la realtà crudele ed orribile della guerra. La scrittura di Bierce si riduce all’essenziale, ad un’abile concisione del testo. Ha un obiettivo ben preciso: rappresentare la brutalità di un crimine efferato, la follia di un disegno di guerra che si pone come artefice della debolezza e della fragilità dell’essere umano.

Un grande esempio in cui è possibile mettere in luce i tratti della sua narrativa sinora visti e comprendere i suoi obiettivi letterari è indubbiamente dato dal racconto An Occurrence at Owl Creek Bridge che consiglio a tutti coloro i quali hanno intenzione di scoprire questo meraviglioso scrittore! 

“War is God’s way of teaching Americans geography”  Ambrose Bierce

Antonia